Skip to main content

Tra le specialità più gustose del Bel Paese spicca indubbiamente il pecorino, il tipico formaggio prodotto a partire dal latte di pecora. La sua piacevolezza è il frutto della presenza di grassi e di proteine di cui è molto più ricco rispetto ai formaggi prodotti a partire dal latte vaccino.

Pecorino Fiore Sardo DOP

Pecorini se ne possono trovare ovunque, perché sono tanti i caseifici italiani che hanno investito profittevolmente nella loro produzione. Ma esistono cinque tipologie di pecorini che bisogna assaggiare almeno una volta nella vita!

1: Pecorino Sardo DOP

Forse il pecorino più popolare di tutti è proprio il Pecorino Sardo DOP, sebbene abbia ottenuto la denominazione di origine protetta nel recente 1991. Viene prodotto interamente a partire dal latte di pecora intero, proveniente dalla Sardegna. Questo assicura che gli ovini da cui si trarrà il latte si siano alimentati nei prati e nei pascoli naturali, che caratterizzano questa regione.

Il Pecorino Sardo DOP ha delle caratteristiche organolettiche inconfondibili, sia nella versione dolce che nella versione matura, perché le sue forme vengono costantemente unte con aceto di vino, olio di oliva e sale. È ricco di omega 3 e acidi grassi omega 6, altamente benefici per la salute.

2: Pecorino Toscano DOP

Dal gusto più delicato è il Pecorino Toscano DOP, che ha ottenuto il riconoscimento ufficiale pochi anni dopo, nel 1996.

La sua storia risale ai tempi di Lorenzo il Magnifico, quando era diffuso col nome di “Cacio Marzolino”.

Per la sua produzione viene impiegato il latte di pecora di diverse razze e la sua produzione avviene in Toscana, Umbria e Lazio.

Pecorino Toscano Dop Marchio
Pecorino romano Deroma DOP 12 mesi

3: Pecorino Romano DOP

Ancora più antico (bisogna andare indietro di duemila anni) è il Pecorino Romano DOP.

Forse è possibile considerarlo non solo un alimento, ma un vero e proprio reperto storico.

A dispetto del nome, la zona della sua produzione non si limita alla città di Roma ma comprende vaste zone del Lazio, della Sardegna e la provincia di Grosseto.

È un ingrediente imprescindibile nella cucina dei piatti tipici romani. È impossibile pensare a un piatto di pasta senza pecorino, che si tratti di una cacio e pepe, una gricia, una carbonara o una amatriciana. Perfetto da grattugiare per la sua pasta dura e al contempo friabile.

Meno conosciuti ma altrettanto appetitosi: il Pecorino Crotonese DOP e il Pecorino di Picinisco DOP.

4: Pecorino Crotonese DOP

La produzione del Pecorino Crotonese DOP si svolge tra le province di Crotone, Catanzaro e Cosenza.

Ha elevati standard nutrizionali tanti che deve contenere almeno il 40% di grasso e deve avere una percentuale di proteine superiori al 25%. Ha un caratteristico sapore deciso e un po’ acidulo.

Si rivela un formaggio molto aromatico, dal caratteristico sentore di nocciola e di fumo. Questo suo particolare profumo viene ottenuto grazie al fatto che i pascoli sono protetti dal caldo e le pecore si nutrono beatamente di flora selvatica.

Il Pecorino Crotonese DOP è ottimo accompagnato da pane, miele e confettura o servito accanto ai tipici prodotti del territorio, per dare un quadro completo dei sapori unici della Calabria.

pecorino crotonese DOP
pecorino di Picinisco DOP

5: Pecorino di Picinisco DOP

È il latte ottenuto dalle pecore di razza Sopravvissana, Comisana e Massese a garantire, invece, la produzione del Pecorino di Picinisco DOP.

È l’unico all’interno di questa prestigiosa selezione di cinque pecorini che può contenere fino al 25% di latte di capra (di razza grigia ciociara o bianca monticellana).

Si trova nella variante scamosciata più dolce o stagionata, più piccante ed entrambe le versioni sono gustose e vale la pena assaggiarle!

Impossibile scegliere tra questi 5 pecorini, perchè ognuno di essi ha delle caratteristiche che lo rendono unico e quindi la soluzione è assaggiarli tutti e godere del loro inconfondibile gusto e delle loro proprietà nutritive!