Anche quest’anno si è svolta un’edizione del famosissimo concorso del miele più buono d’Italia. Dal 18 al 20 settembre si è tenuto a Castel San Pietro Terme (in provincia di Bologna, nell’Emilia Romagna) il concorso Mieli d’Italia 2020, che ogni anno premia la qualità conferendo tre, due oppure una goccia d’oro.
Le gocce, infatti, sono per il miele quello che le stelle Michelin sono per la cucina gourmet.
Alla competizione di quest’anno sono intervenuti quasi 500 apicoltori provenienti da ogni angolo del paese, mentre la giuria era formata da ben 66 professionisti con un’esperienza vastissima del settore.
I mieli che hanno gareggiato per aggiudicarsi un riconoscimento sono stati oltre un migliaio, ma solamente 22 di questi hanno ricevuto le ambite tre gocce d’oro. 180 mieli hanno avuto due gocce d’oro, dai giudici; a 243 ne è stata assegnata soltanto una.
Tra i vincitori meritevoli del giudizio più favorevole e che fanno parte della rosa dei campioni c’è il miele di Melata proveniente da Altamura (in provincia di Bari, in Puglia), prodotto nell’azienda “L’ape nell’orto” di Filippo Ragone.
Precisamente, la zona in cui viene prodotto questo miele è all’interno dell’incredibile e suggestivo Parco Nazionale dell’Alta Murgia: oltre 680 chilometri quadrati di fitto verde, in cui spiccano per bellezza, tra le altre cose, il Parco archeologico di Botromagno e Padre Eterno e la necropoli di San Magno.
Ora però, oltre al patrimonio dell’umanità rappresentato dal Castel del Monte, i pugliesi possono vantare un altro fantastico tesoro, dallo stesso colore dell’oro: il miele di melata con tre gocce di Filippo Ragone.
Storia delle Tre gocce d’oro e di Mieli d’Italia
Il concorso più importante per tutte le aziende apistiche del nostro Paese nasce nel 1981, con il patrocinio dell’Osservatorio Nazionale Miele. Si chiama “Concorso Tre gocce d’oro – Grandi Mieli d’Italia” e con quest’anno è giunto alla sua quarantesima edizione.
Le sezioni alle quali si può partecipare nel corso del tempo hanno subito alcune modifiche e oggi sono arrivate a sei:
- Mieli slow
- Apicoltura biologica
- I millefiori
- Grandi mieli d’Abruzzo
- Grandi mieli di Puglia
- Grandi mieli di Sicilia
Il miele viene giudicato da veri esperti non soltanto sulla base del gusto, naturalmente, ma relativamente alle proprietà e alle caratteristiche oggettive del prodotto, che viene analizzato con una particolare strumentazione.
Le finalità di questa competizione sono quelle di dare un supporto alle varie aziende sparse per il territorio, di incoraggiarle, informarle e soprattutto formarle. Questa è l’unica maniera per rendere il Made in Italy un marchio pregiato e competitivo anche nel settore apistico.
Tra i più grandi brand del miele deve spiccare la qualità unica italiana. Questo è l’ultimo e più importante obiettivo che gli organizzatori del concorso si pongono.