La Campania è sempre stata una delle regioni più affascinanti del Sud Italia. La sua bellezza deriva dalla cultura, , la cucina tipica e i luoghi naturalistici che attraggono milioni di turisti da ogni parte del mondo. La zona più ricca di attrazioni, in questo senso, è senza dubbio la penisola sorrentina.
La Penisola Sorrentina è un agglomerato vitale di favolose tradizioni, che uniscono gli usi e i costumi napoletani con quelli salernitani, creando un folklore del tutto unico. In questa lingua di terra che si protende verso il Tirreno, mare caldo e accogliente, vengono colti moltissimi frutti e l’allevamento produce materie dal sapore interessante e di grande valore.
L’enogastronomia sorrentina
Come abbiamo appena accennato, questo magnifico luogo è un connubio ideale tra le usanze tipiche della provincia di Napoli e quelle di Salerno, due città che rivaleggiano spesso. In questo posto magico, però, entrambe trovano spazio, dando persino vita a piatti innovativi e decisamente più mediterranei.
Gli ingredienti di ogni portata sono semplici, ma incredibilmente gustosi: frutti cresciuti in una terra quasi del tutto incontaminata. I famosi limoni di Sorrento, come anche i pomodori, gli aromi più pregiati e le farine dei chicchi di grano cresciuti sotto il sole sempre alto, danno vita a sensazioni che è impossibile provare altrove, sulle tavole di altre regioni.
Naturalmente, anche il pesce qui ha un ruolo principale. Ecco, alcuni dei piatti tipici:
- Gnocchi alla sorrentina, semplicemente insaporiti con mozzarella, pomodoro e basilico
- Totani alla sorrentina, ripieni di pangrattato o mollica, acciughe, mozzarella o altri tipi di formaggio e uova
- Babà di Sorrento, che non si imbeve come da tradizione nel rum annacquato, ma nel limoncello
Ogni portata è servita a tavola con i vini realizzati in questa regione. Ma le specialità di questa incredibile zona non si esauriscono al pesce. Andremo ora a fare una breve ma ricca panoramica su quelli che sono i prodotti tipici della magica Penisola Sorrentina!
Provolone del Monaco
Questo formaggio è molto apprezzato ed è considerato un gioiello della tradizione gastronomica campana in quanto insieme alla mozzarella di bufala è l’unico che può vantare la denominazione di origine D.O.P. Il provolone di Monaco è a pasta filata e a differenza dei caciocavalli ha la forma affusolata oblunga.
Il latte con in quale viene prodotto è molto pregiato e deriva dalla mungitura dalla razza agerolese: quest’ultima è molto rustica, idonea a pascoli difficili ma che riescono a tirare fuori latte di grandissima qualità.
Pasta di Gragnano
Molto apprezzata da tante persone, la pasta di Gragnano I.G.P. viene ottenuta impastando la semola di grano duro con l’acqua della falda acquifera locale.
Si caratterizza e si distingue da altri prodotti per la diversità e tipicità dei formati immessi al consumo e anche per la sua superficie che si presenta come rugosa.
Limoni di Sorrento
Limoni di Sorrento Simboli molto rappresentativi della Campania, i limoni di Sorrento hanno ricevuto anche il riconoscimento I.G.P., cioè indicazione geografica protetta.
Hanno una dimensione medio grossa e si differenziano da altri agrumi per la sua forma ellittica e le sue proprietà organolettiche,la sua buccia spessa,il colore giallo citrino e gli oli essenziali.
Pomodorini del piennolo del Vesuvio
Prodotti tipici dell’agricoltura campana, i pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP si coltivano in maniera tradizionale e si chiamano così perché grazie alla tecnica di conservazione si formano dei pendoli chiamati piennoli.
Questi ultimi vengono sistemati in un filo di canapa e sono conservati in luoghi ventilati:la loro maturazione è lenta ma il vantaggio è che dura tanto. Infatti anche se con il tempo perdono un po’ di turgore assumono un sapore delizioso.